ACQUAVITE DI VINO SUDAMERICANA, MA CILENA O PERUVIANA?
Il Pisco è un distillato di mosto di vino, famoso e prodotto in sudamerica, tutelato da due denominazioni di origine. I due paesi produttori di questa acquavite sono il Perù e il Cile, ma hanno importanti differenze di materia prima, produzione e invecchiamento. Vediamo ora dove nacque questo conteso distillato.
Pisco è una città costiera del Perù, che prende il nome proprio dal fiume che l’attraversa, situata vicino ad Ica e Nazca, aree predisposte alla produzione del distillato, dove si hanno le prime testimonianze.
Un’analisi storica del mercante fiorentino Francesco Carletti ipotizzò che nel 1595 l’uva fosse stata portata in Perù da coloni spagnoli, anche se la tradizione racconta che la materia prima dalla quale deriva il distillato venisse coltivata dagli inca. I conquistadores portarono proprio la pianta di vite, dato che probabilmente il loro amatissimo vino non avrebbe resistito intatto alla traversata.
La materia prima principale, della distillazione del Pisco è quindi l’uva, che arrivò in questo stato intorno al 1550, così da permettere le prime produzioni di vino. Nel 1613 appare il Primo scritto ufficiale che documenta la presenza del distillato è il testamento di Pedro Manuel detto “El Griego“, cittadino d’Ica, che lascia in erdità degli alambicchi e un’interna partita di Pisco. Nel 1630 altri documenti testimoniano una grande produzione dell’acquavite su tutta l’area. Probabilmente i primi alambicchi usati in rame, sono un lascito dei conquistadores.
Oro torniamo, dopo una breve storia alla continua battaglia legale che da anni intercorre tra Cile e Perù per l’attribuzione de la Dominacion de Origine Pisco. Le principale differenze dell’acquavite di uva sono legate alla distillazione e all’invecchiamento.
Principalmente il Pisco peruviano è eseguito in vasche di acciaio o di terracotta, senza l’uso del legnoe non viene diluito, mentre quello cileno è diluito con acqua prima della permanenza in botte e della sua commercializzazione, dato che ha una gradazione molto piu alta rispetto al primo. Un enorme pregio del distillato peruviano è la Falcas, ossia il tradizionale alambicco peruviano che non ha elmi alti per pulire eccessivamente l’acquavite, rendendola molto più ricca di profumi, ma non sempre è cosi.
Molte sono le differenze tra le due produzioni, ma entrambi i stati rivendicano la paternità di questo, stupendo ed unico distillato. Una disputa simile a quella fra Irlanda e Scozia per il whisky.
Sicuramente il Perù è in vantaggio, dati i molti documenti che gli attestano l’origine del distillato, ma prima fra tutte una carta geografica che attesta la presenza della città di Pisco fondata nel XVI secolo. Per quanto riguarda il Cile, invece le ragioni sono più che altro legate all’impero inca e alla sua diffusione anche sul suo territorio.
Il Pisco quindi è questo, un distillato di uva, impregnato da origini sudamericane, condivise tra Perù e Cile. Un’acquavite dotata di un forte bouquet aromatico, complesso e vellutato, il mio consiglio è di assaggiarli tutti e due i tipi, sia il cileno che il peruviano, hanno entrambi un corpo unico, ma sta a voi provare e sperimentarlo. E come dicono in Perù: Para la Salud, alla Salute.
L.P.