RICETTA, STORIA E PREPARAZIONE DEL COCKTAIL SAZERAC.
INGREDIENTI (RICETTA IBA)
5 cl Cognac
1 cl Assenzio
1 zolletta di zucchero
2 dash di Peychaud’s bitter
STORIA – Il cocktail Sazerac nasce a metà del 1800 nella gioiosa New Orleans, una città tempio di molti drink, piaceri alcolici e musicali. Una vera e propria Mecca dove sono state inventate le ricette dei cocktail più famosi, grazie alla ricercata cultura e i numerosi commerci.
Il Sazerac deve il suo corroborante e caratteristico sapore a un ingrediente essenziale, ovvero il Peychaud’s bitter creato da Antoine Amédée Peychaud, un famoso farmacista. Nel 1838 il Signor Antoine, miscelava e deliziava con ottimi ingredienti i suoi clienti e amici, creando tonici, ma soprattutto un bitter elaborato secondo un’antica ricetta della sua famiglia.
Al Coffee House Sazerac, il bartender Leon Lamothe, si pensa, creò il tanto affermato drink, utilizzando il bitter, zucchero e il cognac “Sazerac du Forge e Fils”, sponsorizzato dall’agente della società francese John B. Shiller a cui era stato pubblicizzato il Peychaud’s Bitter. Proprio da tale Cognac, il drink prese il nome.
Dieci anni dopo il drink venne modificato dal nuovo manager della Coffee House, Thomas H Handy, che sostituì il cognac con del Rye Whisky e l’aggiunta di una spruzzata di assenzio. Nel corso degli anni il Sazerac ebbe varie modifiche, ma l’originale rimane comunque a base di cognac.
PREPARAZIONE – Prendete un bicchiere old fashioned e bagnatelo con l’assenzio, aggiungete ghiaccio tritato e mettetelo da parte.
Mettete la zolletta di zucchero sul fondo del mixing glass e spruzzatevi sopra due dash di bitter, un goccino di soda per sciogliere bene il tutto, poi aggiungete il ghiaccio, il Cognac e miscelate.
Eliminate il ghiaccio e l’assenzio in eccesso dall’old fashioned, versate la bevanda nel bicchiere, aggiungete la buccia di limone per guarnire e questo eccezionale drink è pronto.
Il risultato è un cocktail dal profumo affascinante e magnetico, a tratti erbaceo e seducente grazie al caldo charme del cognac. Al palato regala un’infinità di sfumature. Vi consiglio un po’ di jazz in stile New Orleans come sottofondo per assaporarlo al meglio, ma occhio a non berne troppi, che potrebbe conciliarvi al sonno. Cheers!
L.P.