SCOPRIAMO COME SERVIRE E DEGUSTARE UN BUON COGNAC.
Il cognac si degusta con delle dinamiche ben precise, passaggi importanti per godere a pieno questa esperienza. Un’acquavite contorta, difficile e affascinante, da non sprecare assolutamente, quindi non siate frettolosi, ma munitevi di calma e pazienza per rilevare le sue generose doti.
Godetevi questo momento di raro piacere e versate il cognac esclusivamente in bicchieri a tulipano o ballon e prendete tempo per scoprire la ricchezza degli aromi che il distillato sprigionerà. La temperatura esatta per la degustazione è tra i 18 e i 22 gradi, scartate l’idea di scaldare il bicchiere con la fiamma, è solo un luogo comune che farebbe evaporare i profumi più sottili e così addio piacere.
Ora dopo aver preso il bicchiere, come al solito, consiglio della buona musica. Ci sono due artisti eccezionali, ovviamente francesi, con i quali degustare cognac diventa ancora più piacevole e sono: Jacques Brel e Charles Aznavour. Il primo, cantautore e compositore, romantico e teatrale, mentre il secondo, cantautore poliglotta che cantava in 7 lingue, geniale e unico. Scegliete chi più vi piace oppure fate un mix.
Scelta la musica, accomodatevi dove vi sentite più comodi, propongo sempre una poltrona o un divano, vicino a voi un tavolino con pasticceria secca, contenente mandorle e vaniglia, che bene si sposano con il distillato.
Mettete play alla musica, io scegliere Charles con “La Bohème” ed iniziamo a degustare il cognac, la quantità ottimale di servizio è di 4 centilitri. Versatelo e fatelo a occhio, perché con il dosatore potreste perdere aromi nei vari passaggi, si comincia con il valutare il primo naso, il momento in cui si percepiscono gli aromi più sottili, delicati e volatili, godetevelo, breve e intenso. Al secondo naso, cioè l’aroma che segue la prima impressione cambiate canzone e mettete Jacques con “Ne me quitte pas”. Qui si scoprono aromi meno volatili, note legnose e fruttate, floreali come violetta, uva passa, fior di vigna e ultima nota la vaniglia. Ripetete anche più volte il passaggio, ruotate leggermente il bicchiere e odorate, approfittatene.
Ora arriva l’assaggio, andate avanti con la musica, prendete un leggero sorso, minuscolo, tenetelo tra le labbra e poi masticatelo in bocca. Struttura stupenda e soave quella del cognac, dopo l’iniziale astringenza sentirete poi tutta la sua alcolicità, dolcezza e ricchezza di aromi e di età. Distinguere i vari sapori è difficile, ma continuate con vari sorsi, gustatevi il vostro distillato.
Continuate ad assaggiare e scoprirete che il cognac pian piano si evolve durante la degustazione, vi dona emozioni e profumi sempre più complessi con il passare dei minuti. Rilassatevi e godete del cognac, vi avvolgerà con la sua complessità. Ascoltatevi i brani che vi ho consigliato e buona degustazione, à la santè!
L.P.