SCOPRIAMO COME SERVIRE E DEGUSTARE UN BUON WHISKY.
Per gustare e apprezzare un buon whisky non bisogna avere fretta.
Questo distillato è invecchiato in botti di rovere per questo necessita di un po’ di tempo per aprirsi e liberare tutti gli aromi e i profumi acquisiti con l’invecchiamento. Il mio consiglio è quello di degustare del buon whisky in un momento di relax, che non può durare meno di 30-40 minuti.
Partiamo dal bicchiere, che non è solo “scena”, ma fa la sua parte perché aiuta o meno a sprigionare gli aromi e ad evitare che siano immediatamente dispersi. Il bicchiere più adatto alla degustazione del whisky è un tumbler basso, a mio parere però che sia più largo sul fondo, così da sprigionare gli aromi e concentrarli verso l’alto senza chiuderli troppo ne farli scappare via.
Il whisky va servito a temperatura ambiente, ma c’è chi lo smorza con il ghiaccio (io direi profanatori).
Dose di degustazione è di 4 centilitri, ma direi che se vogliamo rilassarci possiamo anche aumentare a 6 centilitri. Accompagniamo sempre il whisky con un bel bicchiere di acqua gelata, che aiuta a riportare, tra un sorso e l’altro, il palato alla neutralità e ci aiuta a scoprire così le note nascoste dal calore alcolico di questa stupenda acquavite.
Ora che abbiamo versato il nostro whisky, nel bicchiere giusto, sediamoci, magari su una comoda poltrona, di fianco a noi un tavolino dove appoggiare il distillato, l’acqua e magari un bel pecorino stagionato che si abbina bene a un whisky scozzese o del cioccolato fondente per whisky irlandesi e americani.
La musica, a mio parere, è un valore aggiunto, ma quasi indispensabile per una perfetta degustazione. Consiglio di abbinare due grandi artisti a vostro piacimento, il primo per una degustazione piacevole e più gagliarda, mentre il secondo per un assaggio più calmo e filosofico.
Il primo artista che vi consiglio è quella simpatica canaglia con ciuffo e baffetto, che fra l’altro beveva whisky, che cantava “Sono l’uomo dal whisky facile / Son criticabile ma son fatto così / Non credete, non sono un debole / M’han fatto abile, ma la guerra finì”, il fantastico Fred Buscaglione. Grande cantante della musica italiana degli anni 50, sonorità jazz e swing, di un bel ritmo e di piacevole ascolto. Io inizierei la degustazione con “Una sigaretta”, bellissima canzone, poi mi ravviverei con “Whisky facile” per rimanere in tema e concluderei con “Sei chic”, perché chi beve whisky si sente un po’ snob dai.
Il secondo artista che consiglio è l’unico ed inimitabile, John Coltrane, tra i più grandi sassofonisti della storia del jazz degli anni 60. Il suono di un sax, così bello, che lo senti dentro, accompagnato poi da un whisky, i brividi di piacere sono a portata di mano. Consiglio di degustare con tracce come “Violet for yours furs”, “I want to talk about you” e “Naima”, ma poi fate voi, di Coltrane è soave e bello tutto.
Ora che avete scelto la musica e siete seduti già da un po’ sulla poltrona, si può iniziare a bere, prima l’acqua e poi vai con il primo sorso di whisky, che vi esploderà in bocca, caldo, legnoso e tostato. Lasciatevi andare, e lasciate che questo sapore forte si espanda dentro voi, poi di nuovo un sorso di acqua e via con il secondo, uguale al primo ma più piacevole, continuate così e fatevi trasportare dall’atmosfera creata anche grazie alla musica. Dopo vari sorsi c’è il final touch, ovvero aggiungete due o tre gocce di acqua nel bicchiere del whisky, così da far aprire il distillato in tutte le sue sfaccettature, arriveranno note olfattive di tabacco, di cuoio, di affumicato, di miele amaro e di legno tostato, così da rendere ancora più armonioso e complesso il profumo e il gusto.
Finito il primo bicchiere? Fate vobis, se la degustazione vi è piaciuta, non stoppate la musica e versatevi un altro po’ di whisky, ma occhio che a finire la bottiglia ci vuole un attimo così.
Ecco a voi due brani da me scelti, Buona degustazione e buon ascolto.
L.P.