Il Cognac: Origine e Storia.

ORIGINE E STORIA DEL DISTILLATO FRANCESE PER ECCELLENZA.

Il Cognac è un distillato di vino, distinto dalla sua elegante ricercatezza e dal suo equilibrio organolettico, una delle bevande spiritose più sontuose e garbate che possiate bere, fra l’altro protetto da denominazione d’origine (AOC Appelation d’Origine Controllée).

Questo pregiato distillato francese è prodotto nelle città di Cognac, dove è nato, nella regione dello Charente, neanche 130 chilometri a nord di Bordeaux, ma può essere anche prodotto nella Charente Marittima, in parte della Dordogna e delle Deux-Sèvres.

L’acquavite di Cognac, invecchia nelle cantine poste a livello del suolo, nell’omonima regione francese, donandogli quelle qualità intrinseche, facendolo diventare un distillato eccellente, nomea di nobiltà acquisita nel tempo.

La prima distillazione del Cognac risale indicativamente nell’anno 1549, anche se le prime informazioni scritte risalgono al 1638.

Intorno al XVI secolo, la regione dello Charente, produceva vini di discreta qualità, sia bianchi che rossi, con la denominazione “Vin de Pays de Charente”, i vitigni che venivano usati erano il Claret e il Colombard. Proprio in quegli anni gli Olandesi si fermavano, dopo aver risalito l’omonimo fiume della regione, per comprare sale, vino e legname. Questo mediocre vino che deperiva in fretta, soprattutto nelle stagioni più calde e nei lunghi viaggi veniva così acquistato dagli Orange a basso prezzo per essere poi distillato, nacque così il mito del Cognac.

Inizialmente, gli olandesi, grandi commercianti e distillatori, producevano grandi quantità di “brann vjn” ossia “vino bruciato”, (da cui deriva il Brandy), così alimentavano sempre più la loro florida industria liquoristica. Producevano questo distillato rifornendosi continuamente della materia prima prodotta dai contadini della Charente, che per forza di cose non potevano produrre in patria. Con il passare del tempo gli olandesi iniziarono a distillare i vini proprio nella regione francese, diminuendo i volumi degli stessi e aumentando così la capacità di carico delle loro stive ed evitando il fenomeno dell’acescenza durante il viaggio.

Grazie agli inglesi però, la produzione del cognac tornò in mano ai contadini francesi, che vennero sollecitati a produrre in proprio il distillato, liberandosi definitivamente degli orange, che li riduceva alla fame con l’articolato giogo tra domanda e offerta.

I francesi così iniziando a produrre questa formidabile acquavite, migliorarono anche gli alambicchi, elaborando lo charantais, molto più piccolo del pot still da whisky, per preservare al meglio le delicate caratteristiche organolettiche del vino distillato.

I galli, popolo molto laborioso, erano anche dei maestri nell’uso del legno, e lo capirono molto bene gli inglesi, che apprezzarono il distillato che veniva trasportato in piccole botti nelle stive delle navi. Una volta arrivato a destinazione risultava decisamente migliorato dalla permanenza in legno.

La distillazione del Cognac si diffuse rapidamente in tutta la regione, ma con forti differenze organolettiche, difatti già nel 1874 esisteva una proposta per suddividere l’area in cru, cioè sotto zone con caratteristiche di profumi e sapori ben diversi. Questo è un discorso lungo che sicuramente riprenderemo più avanti. A’ la prochaine fois.

L.P.         

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